venerdì 9 gennaio 2015
lunedì 5 gennaio 2015
Redazionale Gennaio 2015
Carissime/i,
siamo
nella fase iniziale di un nuovo anno di impegno, di ascolto e di
studio.
Credo
che come in ogni momento aurorale siamo pieni di entusiasmo, di buona
volontà e di speranze!
Quale
dono augurale, porgo alla vostra riflessione il brano posto da
Maurice Bellet nell'ultima pagina del suo libro “Il pensiero che
ascolta”:
“Il
mondo in cui viviamo è assalito da una grande urgenza. Per chi vuole
vedere e sentire, i danni sono immensi: nell'ambito dell'ecologia c'è
urgenza di fronte a quello che minaccia il pianeta Terra, ma la
stessa urgenza, e forse ancora più grande, si trova in quella che si
può definire l'ecologia umana. Il pericolo maggiore è che il nostro
delirio produttivista e consumatore, retto sempre più dal denaro,
arrivi letteralmente a “produrre” esseri umani disumanizzati,
senza radici, senza futuro, senza alti ne bassi, schiacciati dai muri
che delimitano lo stretto cammino in cui devono correre, sempre più
in fretta per non cadere. Esseri umani ristretti insomma, ma
completamente affascinati da quel falso infinito, da quell'illimitato
davanti a loro che li fa correre”.
C'è
un modo più diffuso del pensare odierno, non
“ad altezza d'uomo”
secondo un'altra efficace espressione dello stesso autore.
I
luoghi dove non si pensa da persone umane sono innumerevoli e
seduttivi, sono frequentati anche da persone cosiddette colte e
intellettuali, sono circoli alla moda, sono centri dove si elaborano
la politica, la pubblicità, la comunicazione di massa; sono talvolta
anche scuole, università, perfino molte parrocchie e associazioni
religiose. Sono posti che in genere sono senza gioia, senza
possibilità di ascolto e senza progetti di vero cambiamento. La
situazione è seria, il saper e voler pensare è talmente importante
che il Cardinal Martini diceva di distinguere le persone non tra atei
e credenti, ma tra pensanti e non pensanti.
E
noi? Dobbiamo mettercela proprio tutta per non cadere in trappola,
per non uniformarci all'andazzo. Non accontentiamoci di pensieri
rattrappiti, stanchi, avariati!
Pensiamo
in grande!
Mosaico
cerca di offrire la propria collaborazione, a voi coglierla e
renderla produttiva. Si inizia già da questo mese a proporre un
Per-Corso, sviluppato
in tre serate
sul tema “autostima”.
Via
via nel corso dei prossimi mesi ci saranno altre interessanti
occasioni da cogliere per meglio orientarci a pensare“ad
altezza uomo”.
Lieto
e fruttuoso anno!
Maria
Elena Ferrari
Presidente Associazione Mosaico
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