lunedì 5 gennaio 2015

Redazionale Gennaio 2015

Carissime/i,

siamo nella fase iniziale di un nuovo anno di impegno, di ascolto e di studio.
Credo che come in ogni momento aurorale siamo pieni di entusiasmo, di buona volontà e di speranze!

Quale dono augurale, porgo alla vostra riflessione il brano posto da Maurice Bellet nell'ultima pagina del suo libro “Il pensiero che ascolta”:

Il mondo in cui viviamo è assalito da una grande urgenza. Per chi vuole vedere e sentire, i danni sono immensi: nell'ambito dell'ecologia c'è urgenza di fronte a quello che minaccia il pianeta Terra, ma la stessa urgenza, e forse ancora più grande, si trova in quella che si può definire l'ecologia umana. Il pericolo maggiore è che il nostro delirio produttivista e consumatore, retto sempre più dal denaro, arrivi letteralmente a “produrre” esseri umani disumanizzati, senza radici, senza futuro, senza alti ne bassi, schiacciati dai muri che delimitano lo stretto cammino in cui devono correre, sempre più in fretta per non cadere. Esseri umani ristretti insomma, ma completamente affascinati da quel falso infinito, da quell'illimitato davanti a loro che li fa correre”.

C'è un modo più diffuso del pensare odierno, nonad altezza d'uomo secondo un'altra efficace espressione dello stesso autore.
I luoghi dove non si pensa da persone umane sono innumerevoli e seduttivi, sono frequentati anche da persone cosiddette colte e intellettuali, sono circoli alla moda, sono centri dove si elaborano la politica, la pubblicità, la comunicazione di massa; sono talvolta anche scuole, università, perfino molte parrocchie e associazioni religiose. Sono posti che in genere sono senza gioia, senza possibilità di ascolto e senza progetti di vero cambiamento. La situazione è seria, il saper e voler pensare è talmente importante che il Cardinal Martini diceva di distinguere le persone non tra atei e credenti, ma tra pensanti e non pensanti.

E noi? Dobbiamo mettercela proprio tutta per non cadere in trappola, per non uniformarci all'andazzo. Non accontentiamoci di pensieri rattrappiti, stanchi, avariati!
Pensiamo in grande!

Mosaico cerca di offrire la propria collaborazione, a voi coglierla e renderla produttiva. Si inizia già da questo mese a proporre un Per-Corso, sviluppato in tre serate sul tema autostima”. Via via nel corso dei prossimi mesi ci saranno altre interessanti occasioni da cogliere per meglio orientarci a pensaread altezza uomo”.

Lieto e fruttuoso anno!

Maria Elena Ferrari
Presidente Associazione Mosaico